La mostra “Città in scena. Urban Regeneration: the Italian way to a sustainable future” si è conclusa a Beirut: un laboratorio aperto per politiche e pratiche di rigenerazione urbana
Si è chiusa ieri presso la Abroyan Factory di Bourj Hammoud l’edizione beirutina della mostra “La città in scena. Urban Regeneration: the Italian way to a sustainable future”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzata da ANCE, Associazione Mecenate 90 ETS e Fondazione Musica per Roma, organizzata dall’Ambasciata d’Italia in Libano e dall’Istituto Italiano di Cultura.
Dal 18 settembre al 12 ottobre, l’iniziativa ha presentato oltre cento pratiche italiane recenti di rigenerazione urbana, trasformando una rassegna culturale in una piattaforma di lavoro dove condividere strumenti replicabili—politiche pubbliche, modelli di governance, soluzioni finanziarie e approcci progettuali. In una fase cruciale per il Libano, con al centro il dibattito sulla ricostruzione e il ruolo degli spazi pubblici per coesione, inclusione e opportunità economiche, l’Italia ha mobilitato l’intero Sistema Paese: Ambasciata, AICS, Istituto Italiano di Cultura, ICE e partner pubblici/privati; per un confronto concreto e orientato ai risultati.
Il programma pubblico al Cinema Royal ha accompagnato la mostra con quattro appuntamenti che hanno registrato un’ampia partecipazione di istituzioni, società civile, accademia, professionisti e imprese.
Il 23 settembre, RIGENERA – Resilience in Action ha messo a fuoco come architettura e progetto urbano contribuiscano alla coesione sociale, offrendo casi realizzati e indicazioni operative.
Il 29 settembre, PRINCIPIA – From EXPO 2015 to MIND ha illustrato la trasformazione dell’area di EXPO Milano 2015 in MIND – Milano Innovation District, attraverso programmazione pluriennale e partenariato pubblico-privato.
Il 30 settembre, la tavola rotonda From the Community Up ha discusso rigenerazione civica e interventi leggeri per migliorare spazio pubblico, mobilità di prossimità e servizi di quartiere con proposte applicabili a Beirut.
Infine, il 7 ottobre, la presentazione del progetto “Requalification of the Old Mar Mikhail Train Station”, iniziativa di Cooperazione italiana implementata con UN-Habitat e UNESCO, in collaborazione con la Direzione Generale delle Antichità (Ministero della Cultura) e la Direzione Generale delle Ferrovie (Ministero dei Lavori Pubblici e dei Trasporti), ha illustrato obiettivi, fasi e futuri utilizzi del sito come risorsa civica.
Nel loro insieme, mostra e programma hanno ribadito che la rigenerazione è un tema politico oltre che tecnico: restituire spazi alla collettività, garantire accesso e qualità della vita, abilitare economie locali e costruire alleanze capaci di prendersi cura dei luoghi nel tempo. Nella cornice del dibattito nazionale sulla ricostruzione, l’Italia continuerà a contribuire con risorse – negli ultimi mesi sono stati mobilitati circa 50 milioni di euro per iniziative legate alla crisi nelle aree colpite – e con modelli operativi adattabili al contesto libanese.