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Missione a Beirut della Task Force italiana “Unite4Heritage”

Si concluderà il 19 ottobre la missione in Libano della squadra della task force italiana “United4Heritage”, i Caschi Blu della Cultura del MiBACT specializzata nella tutela del patrimonio culturale in situazioni di emergenza in tutto il mondo, giunta a Beirut il 12 ottobre. Come già avvenuto anche dopo il Sisma che ha colpito l’Albania nel 2019, il Ministro Dario Franceschini ha comunicato la disponibilità della task force all’omologo libanese dimissionario, Abbas Mortada, al fine di contribuire alla conservazione del patrimonio culturale libanese e dell’identità socio-culturale delle aree danneggiate dall’esplosione dello scorso 4 agosto.

La delegazione è formata da una componente civile del MiBACT e da una componente militare del Comando dei Carabinieri per la Tutela dei Beni Culturali, ospitando all’interno architetti e restauratori specializzati nella riabilitazione e conservazione del patrimonio architettonico e immobiliare.

Nel quadro della loro missione, svolta in stretta collaborazione con la Direzione Generale delle Antichità del ministero della Cultura libanese, l’ambasciata d’Italia e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, si terranno incontri istituzionali e visite sul campo nei quartieri più colpiti dall’esplosione nel porto di Beirut.

Gli obiettivi della task force italiana sono quelli di produrre una valutazione indipendente dello stato di danneggiamento e conservazione del patrimonio culturale libanese, al fine di contribuire agli sforzi della direzione generale delle antichità a tal fine, per individuare l’area in cui verrà intrapreso un progetto italiano di restauro e riabilitazione, nonché stabilire una partnership tra i Carabinieri italiani e le autorità libanesi per la lotta al traffico illecito di beni culturali rubati.

All’arrivo della task force a Beirut, l’ambasciatrice d’Italia Nicoletta Bombardiere ha dichiarato: “La missione della task force italiana ‘Uniti per il Patrimonio’ del ministero della Cultura rappresenta un altro importante elemento della risposta del governo italiano in seguito all’esplosione nel porto di Beirut. Oltre ai nostri contributi nei settori della sanità e dell’istruzione, nelle opere di bonifica, nella sicurezza chimica, biologica, radiologica e nucleare (Cbrn), L’Italia mette in campo nel settore umanitario le sue migliori competenze nella tutela del patrimonio storico, per contribuire alla riabilitazione dei quartieri danneggiati, preservando il patrimonio culturale e il tessuto sociale delle zone colpite e garantendo il sostegno alla popolazione libanese“.