Italia e Libano: insieme dal 1983
La storia di solidarietà, cooperazione e collaborazione tra Italia e Libano è iniziata nel 1983. In quell’anno i due governi firmarono il primo accordo per un finanziamento italiano a favore della ricostruzione del Libano, sconvolto dalla guerra civile. Con quei fondi fu realizzata una stazione di pompaggio per l’acquedotto pubblico alla periferia di Beirut, e oggi quell’impianto è ancora un nodo nevralgico per la fornitura di acqua alla capitale.
Da quel primo progetto, la Cooperazione italiana ha continuato ininterrottamente a essere attiva nel Paese lavorando con le istituzioni libanesi e la società civile per la ricostruzione postbellica e per il sostegno ai gruppi sociali più vulnerabili. Un impegno che, dopo la guerra del 2006, si è ulteriormente rafforzato con l’apertura di una sede della Cooperazione Italiana in Libano.
L’impegno dell’AICS di Beirut
L’Italia rappresenta, anche grazie all’azione della Cooperazione italiana, uno dei partner di riferimento per le istituzioni libanesi, tanto da divenire interlocutore privilegiato in molti settori, anche nelle strategie di intervento dedicate a mitigare l’impatto della crisi siriana sul Libano.
Oggi, anche nello spirito della Legge 125/2014 sulla riforma della Cooperazione, AICS Beirut finanzia programmi e progetti realizzati da Organizzazioni Internazionali e Organizzazioni della Società Civile, operando in rete con molteplici attori del settore pubblici e privati, in Libano, Italia e in Europa. I progetti AICS concorrono all’azione dell’Italia a favore della progressiva stabilizzazione e sviluppo della vita socio-economica e politica del Paese.
Attraverso il canale bilaterale, AICS finanzia numerose iniziative nei settori chiave delle politiche sociali (supporto ai minori, alle donne e alle questioni di genere, miglioramento del servizio sanitario), della protezione dell’ambiente (miglioramento delle condizioni ambientali, sviluppo delle energie rinnovabili, impiego sostenibile delle risorse naturali, smaltimento dei rifiuti), della costruzione di infrastrutture di base (impianti di depurazione delle acque, trattamento acque reflue, canalizzazioni a scopo agricolo), dello sviluppo agricolo e rurale e della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e archeologico del Libano.
A partire dal 2011, AICS Beirut ha intensificato gli interventi umanitari e di sviluppo a sostegno dei settori e delle comunità del Libano maggiormente interessati dalle ricadute del conflitto in Siria ed è stata delegata anche alla gestione dei programmi in Siria. L’intervento italiano, nel quadro della risposta della comunità internazionale, è passato dalla risposta di prima emergenza a programmi volti a rafforzare la resilienza sia dei rifugiati, sia delle comunità ospitanti.
A seguito dell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, e del conseguente coinvolgimento del Libano nel conflitto medio-orientale, l’Italia ha ulteriormente rafforzato il proprio impegno a sostegno della popolazione civile. In risposta alla crisi umanitaria provocata dall’estensione delle operazioni militari nel Paese a partire da fine settembre 2024, l’Italia ha disposto l’erogazione di contributi aggiuntivi per un valore di 28M di euro.
Per approfondimenti sulle attività di cooperazione allo sviluppo consultare il sito AICS Beirut.